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Come lavorare sul planning

Il planning è una sorta di calendario piuttosto ampio da poter consultare e che ci da una panoramica di tutti i nostri impegni lavorati e degli obiettivi da perseguire. Richiede una dovuta programmazione. Senza una pianificazione su misura e tralasciando di lavorare sul nostro planning non si possono portare a casa risultati concreti. Risultati relativi soprattutto agli obiettivi economici che ci siamo prefissate. Né tanto meno avere una gestione del tempo che ci consenta di raggiungere quella libertà desiderata. Soprattutto direi economica.

Come possiamo lavorare sul planning e nostri obiettivi economici?

La risposta è molto semplice ed è legata ad un importante elemento. Ossia fare questo lavoro ti permette di focalizzarti su quella che è la tua visione e sui tuoi obiettivi a medio e lungo termine.

Se hai un business certamente avrai degli obiettivi importanti. Che possono essere una tua crescita o un eventuale rebranding oppure un nuovo lancio. O un rilancio di un tuo prodotto o servizio di una certa  importanza.

In questo caso lavorare sul planning e pianificare eventi di questo tipo richiede un impegno di forze e di tempo che un arco temporale molto ristretto – ad esempio tre o anche sei mesi –  non ti consente di realizzare qualcosa di veramente efficace e importante.

Se invece cominci ad organizzarti e a pensare in un ordine di tempo più lungo per lavorare efficacemente su quello che è il tuo planning riuscirai a mettere all’interno del tuo piano obiettivi più importanti e anche di natura economica che fanno veramente la differenza.

Questo in particolare quando si organizzano eventi live di una certa importanza, che richiedono un tempo minimo di organizzazione di sei mesi ( per esempio la mia co-organizzazione del 50,partenza,via! ha richiesto otto mesi di lavoro pieno giorno dopo giorno ).

Qual’è il tempo giusto per pianificare?

Il tutto, comunque, per ogni obiettivo va ovviamente pianificato molto tempo prima. Lavorare su un buon planning a lungo raggio e in anticipo è molto, ma molto utile.

Se invece lavoriamo su una pianificazione di soli tre o sei mesi si finisce con il portare a casa obiettivi più piccoli e che non riescono a fare la differenza e si rischia di lavorare in un clima di emergenza.

Perciò è necessario un cambio di prospettiva se sei abituata a fare così. Altrimenti i tuoi sogni e desideri rischiano veramente di rimanere sulla carta perché non riuscirai a tradurli in risultati tangibili, misurabili e non riuscirai a pianificare il tutto al meglio.

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Quanto deve essere lungo un planning?

La lunghezza ideale di un planning è di dodici mesi e si può fare iniziare con l’anno fiscale. In modo da misurare le entrate relative al periodo. O per alcune attività a seconda del mercato e del prodotto anche da settembre come ad esempio può essere il settore moda.

Quando si inizia a pianificare?

Il mio consiglio in realtà è quello per chi vuole cominciare a fare  partire la pianificazione del suo anno da gennaio è di cominciare a lavorarci già quattro/ cinque mesi prima cioè in agosto massimo settembre, o primi di ottobre, periodo in cui siamo più libere e meno oberate da lavoro.

Io ad esempio in agosto mi ritiro almeno tre giorni nella mia casetta in Salento dove sono completamente disconnessa per lavorarci su. In questo modo siamo allo stesso tempo molto ma molto creative facendo brainstorming e pratiche ossia ben armate di fogli e calcolatrice.

In realtà nel lavorare sul planning si utilizzano i due emisferi del nostro cervello: il destro e il sinistro, la parte creativa e la parte logica.

Per chi fa iniziare invece l’anno da settembre vanno bene i mesi febbraio/marzo.

Perché pianificare in agosto o settembre? Perché se vuoi programmare un tuo lancio in gennaio o febbraio hai il tempo giusto per lavorarci su. Ossia non puoi pensare di lanciare a gennaio se al tuo planning cominci a lavorarci da dicembre. Perciò occorre muoversi in largo anticipo. Infatti i mio servizio  “La tua Zen to Done” dove lavoriamo assieme a quattro mani sulla tua pianificazione ha due lanci: fine agosto/inizio settembre e febbraio, proprio per venire incontro a questi due tipi di programmazione.

Come conciliare creatività e pianificazione?

Ora noi possiamo dire che siamo delle creative, degli spiriti liberi o degli esseri spirituali e che la programmazione non rientra nella nostra visione delle cose ma se non pianifichiamo dandoci un metodo non possiamo fare molti passi in avanti nella nostra crescita.

Pensa alla Apple! Senza una propria pianificazione e programmazione la Apple avrebbe mai raggiunto i suoi risultati oggi? La risposta ovvia è certamente no!

Perciò se vogliamo diventare grandi impariamo dai grandi.

Il planning è elastico?

Una seconda obiezione che mi viene fatta è questa: se io pianifico tutto in anticipo e poi nel tempo le cose cambiano – magari arriva l’occasione della mia vita – cosa faccio?

La risposta che do è questa: un vero planning è assolutamente elastico e flessibile.

Per lavorare sul tuo plannning e programmare il tuo anno il tutto va fatto in largo anticipo si, ma è strutturato in modo tale da accogliere benissimo l’occasione della tua vita. Se questa arriva ovviamente, e nel caso che così invece non fosse, hai pianificato invece un bel po’ di cose interessanti che ti porteranno verso quelli che sono i tuoi obiettivi economici e a realizzare la visione del tuo business.

In conclusione un planning:

  • Ti permette di portare a casa obiettivi a medio e lungo termine importanti anche economici
  • Va pianificato almeno 4 o 5 mesi prima dell’inizio del proprio anno
  • È lungo in media 12 mesi
  • Implica creatività e logica
  • È assolutamente elastico

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