Fare uno storytelling nel marketing significa saper utilizzare efficacemente l’arte della narrazione per raccontare la storia del nostro brand, dei nostri valori e delle cose in cui crediamo come anche il portare l’attenzione su un nostro prodotto o servizio.
Le persone da sempre amano le storie ed amano emozionarsi. Perciò dovremmo integrare efficacemente il fare lo storytelling in un piano editoriale e di comunicazione da programmare e pianificare.
In fondo seguendo semplicemente i punti fondamentali del funnel dell’AIDA utilizzato nello sviluppo di ogni strategia di marketing noi dovremmo saper attrarre, interessare, suscitare desiderio e fare compiere un’azione in chi ci segue.
Tutto questo con lo scopo di dover convertire e fidelizzare il potenziale cliente.
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Perché è utile fare uno storytelling efficace?
L’obiettivo di tutte è riuscire a catturare l’attenzione di chi ci segue e a posizionarsi nella mente dei nostri potenziali clienti.
Tutte vorremmo una formula magica. Se non riusciamo a trovare una efficace soluzione a questo intento corriamo dei grossi rischi.
- La nostra comunicazione risulta fredda e asettica
- Non riusciamo a creare uno straordinario rapporto di empatia con chi è dall’altra parte
- Finiamo con il non essere ricordate o con l’essere l’ultima scelta se tutto va bene
- Non riusciamo a convertire con il rischio di un fatturato nullo o minimo
A tutto questo possiamo rispondere utilizzando uno strumento vecchio quanto il mondo: il fare uno storytelling efficace.
Ovvero imparare a raccontare una storia.
Come fare uno storytelling efficace che catturi l’attenzione?
Impariamo dalla storia e dalla letteratura.
Anche il semplice raccontare una storia non si può improvvisare. La trama deve essere avvincente proprio come quando si legge un bel libro o si guarda un film ricco di suspence.
Dobbiamo saper coinvolgere il lettore ad ogni passo e tenerlo con il fiato sospeso.
La struttura di una storia ha un’anatomia ben precisa. Questa passa attraverso alcuni elementi cardine e fondamentali.
Nulla è lasciato al caso e occorre saper destreggiare questi elementi con arte.
Possiamo suddividere questa struttura in 5 punti fondamentali.
Numero Uno. Il tuo potenziale cliente vive in una situazione conosciuta di comfort zone. La classica routine. Descrivi con cura la sua situazione: i dettagli e le emozioni che vive.
Numero Due. La sua routine viene interrotta da un evento esterno o interno a lui. Sorge subito un problema. Un problema che lo assilla e lo tiene metaforicamente sveglio fino alle tre del mattino. Il tuo potenziale cliente vive uno stato di agitazione. Descrivi nei particolari tutto questo e le emozioni che vive.
Numero Tre. Sul suo cammino il tuo potenziale cliente incontra una guida. Saresti tu col tuo prodotto o servizio. La guida ha vissuto il suo stesso dilemma. Conosce a fondo il suo problema e le emozioni legate ad esso. La guida ha risolto il problema. Ha trovato una soluzione.
Numero Quattro. La guida mostra al potenziale cliente una soluzione: il suo prodotto o servizio. Fornisce al potenziale cliente un efficace piano d’azione ben strutturato.
Numero Cinque. Il potenziale cliente trae beneficio da tutto questo. Ritorna nuovamente ad una situazione di quiete e comfort. Sebbene questa sia resa più ricca dal beneficio del prodotto o servizio utilizzato.
Utilizzando questi semplici punti chiave nel nostro canovaccio riusciremmo a fare uno storytelling coinvolgente e in grado di catturare l’attenzione di chi legge. Per non essere dimenticate.
Possiamo utilizzare lo storytelling per la struttura e il copy di articoli, post, creazione del materiale per prodotti e servizi, email marketing, presentazioni e tanto, tanto altro.
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