Per motivazione si intende l’espressione dei motivi che conducono una persona al compimento di una determinata azione. Ora ad ogni nuovo inizio d’anno mettiamo sulla carta una bella lista di obiettivi con lo scopo di migliorare la nostra vita personale e lavorativa. Ma ahimé già al 15 di gennaio la nostra motivazione cala e ai primi di febbraio è proprio sotto ai tacchi. Cosa fare per scongiurare questo terribile inconveniente che ci vede ogni volta punto e daccapo al punto di partenza?
Esistono delle semplici e utili strategie che ci aiutano a tenere alta la motivazione.
Strategie che ci portano a raggiungere focalizzate i nostri obiettivi come se stessimo utilizzando un raggio laser.
Fattore imprescindibile per tenere alta la motivazione e che essa bruci dentro di noi come un fuoco è sapere ed essere consapevoli dello scopo della stessa nostra vita e lavoro.
Uno strumento molto utile in tal senso – strumento che mi ha aiutato a raggiungere numerosi obiettivi e che utilizzo con le mie clienti – è: la Ikigai.
Ho scoperto la Ikigai casualmente. Precisamente in una piccola libreria dell’aeroporto di Pisa durante il ritorno da un workshop di formazione il cui tema era incentrato sui valori. Incuriosita da un libricino che ne parlava l’ho acquistato e divorato d’un fiato sull’aereo. La Ikigai non mi ha lasciata più.
Cosa è nello specifico la Ikigai?
La Ikigai è il modo di sentire di una piccola e longeva quanto felice popolazione di un’isola calda e soleggiata del Giappone meridionale. Popolazione che ha una motivazione molto alta. Il loro sentire risponde semplicemente ad una domanda: qual’è la cosa che mi fa alzare felice al mattino. La risposta a questa domanda è il nostro scopo.
Ci si arriva facendo intersecare quattro aree della propria vita: le passioni, le nostre competenze, le cose per cui possiamo essere pagate o nostro mercato e infine il nostro contributo al mondo. Al centro dell’intersezione di queste aree c’è il nostro scopo o fulcro della nostra motivazione. Imprescindibile.
Ovviamente averlo scoperto non basta.
Le scelte
Capito il nostro scopo ne discendono i nostri “sì” e i nostri “no” alla nostra stessa vita e lavoro.
La vita infatti è frutto di scelte coerenti.
Capire esattamente cosa non fa per noi ci fa lavorare focalizzate verso tutte quelle cose che per noi sono maggiormente importanti e che danno un senso alla vita stessa.
Ne discende che i nostri obiettivi devono essere specifici ossia SMART. Quindi anche misurabili, attraenti, realistici e con una data di scadenza e soprattutto congrui con noi stesse per tutto quello che abbiamo visto prima.
Se l’obiettivo non ci rispecchia totalmente ma è frutto di convenzioni sociali, lavorative e familiari non verrà raggiunto. Oppure una volta raggiunto ci trova insoddisfatte e irrealizzate. Facendoci tornare al punto di partenza.
Il passo successivo è poi applicare la regola di Pareto alla nostra stessa vita e in particolare al lavoro. Pareto è un economista molto conosciuto dello scorso secolo che ha sancito una regola convalidata ormai. Ossia che l’80% dei nostri risultati è dovuto solo al 20% delle nostre azioni.
Te ne sarai conto tu stessa nel tuo lavoro che i risultati più importanti sono dovuti per esempio a delle singole azioni di marketing. Lo stesso dicasi per ogni area della nostra vita.
Se riusciamo a capire quali sono quelle poche azioni che portate avanti ci portano a raggiungere i nostri obiettivi e lavorare focalizzate su queste non disperdiamo la nostra motivazione. In questo modo possiamo raggiungere un successo straordinario.
Non ci perdiamo per strada e veniamo più facilmente gratificate.
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Ultima ma non ultima: l’azione. È inutile parlarsi addosso. O aspettare l’occasione perfetta. Forte avversaria dell’azione è infatti la procrastinazione o una sorta di pigrizia nel fare le cose.
Il non agire è la morte della motivazione. Il momento perfetto non arriva mai. Come dice una nota business woman “Marie Forleo”: fatto è meglio che perfetto.
È inutile stare ad analizzare le cose per settimane e settimane senza partire mai. Un’idea è sempre perfettibile strada facendo. Guai non fosse così.
In conclusione ecco 5 semplici cose da fare per tenere alta la motivazione e che non sia invece un semplice fuoco di paglia che si spegne alla prima lieve folata di vento:
- Trovare il proprio scopo
- Lavorare sui propri si e sui propri no
- Avere obiettivi specifici e congrui
- Applicare la regola di Pareto.
- Passare all’azione
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